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Pubblicato da Claudio | 08/01/2010 13/01/2010 | 2 | 3729

Cairo mordi e fuggi

Località visitate:

Cairo (Egitto)


Mezzi di trasporto:


Racconto del viaggio

La partenza è letteralmente all’alba, infatti il volo parte da Malpensa alle 7.15 e la sera prima c’è anche un’allerta meteo per possibili nevicate fino a bassa quota sul Piemonte ed ovest Lombardia. Il volo è stato prenotato direttamente sul sito della Air Swiss un paio di settimane prima della partenza ad un prezzo molto buono. Il limite è lo scalo e la sveglia prestissimo, per noi alle 3 e 45, per arrivare in aeroporto con l’ultimo check-in alle 6.30. La preoccupazione è il meteo, ma va tutto liscio ed arriviamo a Malpensa alle 5 e mezza quando sentiamo alla radio che le strade invece verso Alessandria sono bloccate per neve. Dovendo sostare per 5 giorni pensiamo di lasciare la macchina al parcheggio lunghe soste, chiamato P4, è all’esterno e costa 85 Euro per l’intero periodo. Non male. Il volo della Air Swiss è operato dalla controllata Helvetic Airways che opera con un vecchio Fokker 100. Faccio il check-in con 41 chili di bagaglio! E’ presto e non c’è molto movimento, puntuali ci imbarchiamo ed il volo parte in anticipo di qualche minuto arrivando a Zurigo con ben 25 minuti di anticipo sull’orario previsto. A Zurigo fa freddo ed ha anche nevicato, ma il servizio di pulizia è attivo e non si prevedono ritardi o cancellazioni, almeno per il nostro volo delle 9.45. Facciamo un breve giro ed andiamo al Terminal E al gate assegnato ed aspettiamo di essere imbarcati sull’Airbus 340 della Air Swiss. Finalmente si sale, ci sistemiamo ai nostri posti, fila 25, e siamo pronti per partire. Pranzo e film occupano il volo che passa senza accorgersene, alla fine sono solo cinque ore circa di volo. Arriviamo puntuali alle 14.40 e ci lasciano al terminal nuovo inaugurato nell’Aprile 2009. Come prima cosa arrivati cambiamo i soldi (200 Euro al cambio di 7,73 LE) ed acquistiamo il visto (visa) da incollare sui passaporti a 15 dollari. Ritiriamo le valigie ed uscendo troviamo ad attenderci il mio amico che si è gentilmente offerto di venirci a prendere per portarci in albergo. Ci vuole circa mezz’ora, ma oggi è venerdì ed al Cairo il traffico è poco visto che è il weekend arabo, per arrivare all’albergo, il Marriott Cairo Hotel & Omar Khayyam Casino situato nella zona di Zamalek, l’isola nella zona centrale del Cairo circondata dal Nilo. Abbiamo prenotato tramite il nostro cliente, ma non c’è differenza rispetto al sito della Marriott, la camera costa cara se ragioniamo in dollari, ma convertendo in Euro il prezzo di circa 160 Euro è tutto sommato ragionevole per un albergo di questo tipo. Giusto il tempo di lasciare le valigie per andare alle Piramidi, ci vuole circa un’ora di strada, ma il problema è che il sito chiude alle 16 per cui quando arriviamo alle cinque è già tutto chiuso ed abbiamo la possibilità di fare due foto prima del tramonto che è alle cinque e mezza. Già che siamo sul posto decidiamo di fermarci fino alle 18 e 30 quando inizia lo spettacolo Sound and Lights. L’ingresso costa 35 LE e ci si accomoda su delle sedie con vista Sfinge e Piramidi e si assiste ad uno spettacolo di circa un’ora di luci con un excursus sulla storia dell’antico Egitto. Peccato la foschia abbia un po’ rovinato lo spettacolo, ma non potevamo cambiare giorno. Finito lo spettacolo riprendiamo per il centro per andare a mangiare qualcosa e decidiamo di andare a Nile City, uno dei barconi sul Nilo trasformati in ristoranti. Noi entriamo al Chillis, un ristorante giovane in stile americano dove si mangia internazionale. Un posto tranquillo senza grandi pretese, ma con vista sulla città illuminata e sul Nilo e le barche che lo solcano. Offriamo la cena, 380 LE, al mio amico per ringraziarlo della disponibilità a portarci in giro per la città. Si torna in albergo e a dormire dopo la lunga giornata. Il giorno dopo sveglia alle 8.30 e quindi colazione (inclusa) nell’albergo. La colazione è davvero sontuosa, c’è veramente di tutto e permette di arrivare fino a cena senza problemi. I cuochi cucinano omelette e poi sushi, salmone e pesce affumicato, frutta fresca, affettati, brioches di tanti tipi. Davvero un buffet ottimo. Per me mattina di lavoro e Sara in piscina, ma al pomeriggio siamo liberi ed andiamo al suq di Khan El-Khalili, una delle principali attrazioni turistiche della Cairo Vecchia. Per le sue dimensioni è il secondo mercato più grande dell'intero Vicino Oriente, solo dopo il Bazar d'Istanbul. Il suq risale al 1382, quando l'Emiro Jaharks el-Khalili fece costruire un ampio caravanserraglio al Cairo, all'epoca sotto la dominazione del Sultano mamelucco Barquq. Il suq si estende su un’area molto ampia e si può trovare di tutto, dai souvenir alle spezie locali. Finito il giro riprendiamo il taxi per la Cairo Tower alta 187 metri e completata nel 1961 su disegno dell’architetto egiziano Naoum Chebib. L’ingresso costa 70 LE, ma salendo con l’ascensore si arriva sul tetto del Cairo dove si gode una suggestiva vista della città e del lungo Nilo. Torniamo in albergo e per la sera ci organizziamo per andare a mangiare all’Hard Rock Café presso l’hotel Grand Hyatt in zona Garden City. Ricordiamo quanto sia importante prendere i taxi bianchi e non quelli blu. Quelli blu sono quelli vecchi e non c’è il tassametro per cui è meglio contrattare fin dall’inizio quanto si vuole pagare, mentre quelli bianchi sono i più nuovi e quelli più sicuri per i turisti. All’andata infatti prendiamo un taxi blu e paghiamo 40 LE, al ritorno uno bianco e spendiamo 21 LE. Garden City è a circa mezz’ora dal Marriott e qui si trovano alcuni hotel come Four Seasons e Grand Hyatt. Per Sara un Legendary Burger e per me un California Club sandwitch con Coca Cola. Una vera cena americana! Paghiamo 220 LE e poi andiamo a fare un giro in hotel dove si festeggia un fidanzamento con canti e musica tradizionali. Stanchi torniamo in albergo per la notte. E’ domenica, mattinata di lavoro e poi andiamo a pranzo anche con Sara al ristorante Felfela (Alaa el den 15 Hoda Sharawi st 23922833), uno dei più turistici forse del Cairo, ma caratteristico con prezzi buoni e piatti tradizionali. Quanto è buono il pane arabo con le salse! Si paga circa 80 LE. Andiamo poi al centro commerciale City Star Mall uno dei più grandi ed eccezionali mai visti. Ci sono 643 negozi di tutti i tipi ed anche ristoranti e quasi tutte le grandi catene americane. Noi ci mangiamo un dolce da Cinnabon, buono, ma che riempie come una cena ed avendo pranzato alle 3 finiamo per mangiare solo quello. La sera in albergo abbiamo ancora le forze per un bagno in piscina (28°) ed idromassaggio. L’albergo offre un centro fitness molto buono con palestra, piscina, idromassaggio e sauna/bagno turco. Lunedì dedicato al lavoro, mentre Sara va al Museo Egizio e la sera c’è spazio solo per andare a mangiare la pizza da Maison Thomas (26th of July Street 157, Zamalek), una delle pizzerie più famose della città. La pizza non è nulla di eccezionale, ma mangiabile. Tornati in albergo verso le 11 andiamo al bar dell’albergo e prendiamo un karkadè (una tisana di fiori di ibiscus) e Sara prova a fumare l’asciscia (20LE). Martedì ancora la mattina di lavoro e quindi pranzo al ristorante di pesce Flying Fish e poi ancora lavoro ed infine l’ultimo impegno con successiva cena in un altro ristorante di pesce (veramente buono) dove si sceglie il pesce fresco e loro lo cucinano. Ottimi i gamberi con le spezie e le tante salse di contorno. E’ arrivato l’ultimo giorno, io sono un po’ stanco mentre Sara è bella rilassata. Ci svegliamo comunque abbastanza presto, alle 8.30, perché vogliamo sfruttare l’ultima mezza giornata disponibile andando a visitare qualcosa al Cairo. Facciamo un’ultima abbondante colazione ed il check-out dall’hotel. Le valigie le lasciamo in albergo e prendiamo il primo taxi bianco disponibile per andare alla Cittadella (Al-Qalaa) di Salah Al-Din, la principale attrazione dei visitatori della Cairo islamica. In realtà ci porta prima ad un'altra moschea (paghiamo 40 LE di taxi), quella di Er Rifai, ultimata nel 1912 in stile mamelucco. Tra i personaggi regali che vi sono sepolti in questa moschea è Ismail Faruk, l'ultimo re d'Egitto, e l'ultimo Shah di Persia. Visitata la moschea andiamo di nuovo alla Cittadella, sempre via taxi perché non abbiamo molto tempo (10 LE). La Cittadella (ingresso 50 LE) fu fondata originariamente nel 1176 dal condottiero musulmano Saladino, il quale fece costruire le mura e le torri poderose con blocchi di pietra presi dalle Piramidi di Giza, la fortezza fu sede del potere per 700 anni. La stupenda vista di cui si gode dalle Terrazze Occidentali è la ragione in assoluto per visitare la Cittadella. Un’altro dei punti di maggior interesse è la Moschea di Mohammed Ali, un'aggiunta più recente, ma che, per la sua posizione e le sue dimensioni è il monumento più appariscente del Cairo, simbolo della cittadella nell’immaginario dei tanti turisti. Alle 12 siamo nuovamente in albergo a ritirare le valigie. Tutto bene. Il volo è per le 16 per cui abbiamo parecchio tempo disponibile anche se sul biglietto c’era scritto che l’ultimo check-in era per le 13, in realtà è sufficiente essere in aeroporto, come sempre, due ore prima del volo. Ovviamente in città come Il Cairo è meglio prendere un certo anticipo visto il traffico caotico della città. Prendiamo il taxi, sempre bianco, fuori dall’hotel, ma questo non vuole usare il tassametro, ma trattare. Spara 85 LE, alla fine ci accordiamo per 75 LE, poi in taxi parliamo un po’ e gli faccio accendere il tassametro. In realtà arriviamo in aeroporto senza problemi con un traffico scorrevole e sul display si legge 35 LE. Glielo faccio notare, ma ormai il prezzo è concordato. Praticamente paghiamo il doppio, ma è buono sapersi per le eventuali prossime volte. Il tassista mi lascia anche il bigliettino in caso mi servisse un servizio turistico o per lavoro. Al terminal nuovo dell’aeroporto partono tutti i voli internazionali compresa Air Swiss. L’unico problema al controllo ai raggi X della valigia in cui c’erano alcuni pezzi, un po’ di confusione con alcuni funzionari che arrivano minacciando problemi causa assenza di documenti. Poi mi fa capire di mettere qualcosa nel passaporto, infilo 100 LE e ci lascia andare. Per un attimo ho temuto il peggio quando mi ha preso il passaporto, tutto sommato ce la siamo cavata con poco. Tutto regolare e siamo di nuovo in aereo, ancora un Airbus 340. Il volo trascorre regolare, ceniamo verso le cinque e mentre mi guardo un film con Bruce Willis mentre Sara dorme. Arriviamo in orario a Zurigo, mentre il Milano è in ritardo di un 20/25 minuti (il volo prima era stato cancellato). Arriviamo regolari nella nebbia a Milano. Sono le dieci e mezza quando paghiamo il parcheggio (si paga in contanti alla macchinetta visto che non c’è anima viva!) e saliamo in macchina. Piove. Arriviamo a casa a mezzanotte stanchissimi.

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